"I partiti non sono il regno del male, del calcolo
particolaristico e della corruzione. Guai a fare di tutta l'erba un fascio, a
demonizzarli, a rifiutare la politica". Così il presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano risponde alle polemiche seguite agli episodi di
cattiva gestione del denaro pubblico da parte dei partiti. L’indignazione
cresce inevitabilmente, così come la sfiducia nella politica; e c’è chi
,cercando di cavalcare l’onda dell’antipolitica, spirito sempre più infuso
negli animi degli italiani, tenta con cinica demagogia di accaparrarsi voti
,parlando alla pancia dell’italiano medio:
basta più finanziamenti ai partiti! i Parlamentari non dovrebbero
prendere nemmeno una lira!. Perlopiù sono frasi alimentate dalla cattiva politica, che di certo non aiutano a migliorare l'immagine, che si sono creati i partiti in Italia. Addossare tutte le colpe solo ed
esclusivamente ai partiti politici non è però, né costruttivo né sensato; senza tener conto che, la Costituzione italiana conferisce ai
partiti un ruolo fondamentale nel "concorrere in modo democratico a
determinare la politica nazionale" ( art.49). Non nascondiamoci dietro al luogo comune
qualunquista: di certo la matrice di tutti i problemi non sta solo a "Roma
ladrona", né al Pirellone , che in
un certo senso fungono da cassa di risonanza di un cancro clientelare, che
investe ogni zona del Bel Paese. Il partito è un’associazione di uomini e in
quanto tale non perfetta; è qualcosa di astratto, il vero problema è l’uomo.
Per carità, anche i recenti eventi nazionali hanno una loro rilevanza, ma ci sono tante altre realtà più piccole,
altrettanto gravi (spesso omesse dai media) che, se sommate ,ci danno l’idea
del degrado morale cui siamo caduti. Gli
enti locali (ahimè in primis quelli nostrani) sono il chiaro esempio di uno
sperpero di denaro pubblico più unico che raro nelle democrazie occidentali e
non. Insomma, non ci dobbiamo stupire più di tanto, se l'Italia compare in cima
alle classifiche che misurano in linea approssimativa il tasso di corruzione
nei vari stati, battendo paesi del calibro di Ghana, Ruanda, Slovacchia, Botswana, Bhutan e Capo Verde. Tornando a
noi, mi ha incuriosito una pratica ormai diffusa, aiutata da una legge alquanto
discutibile, che fa un po’ da exemplum a ciò che è stato detto: non tutti sanno
che c'è una legge regionale (comma V art.20 della legge Regionale 23 dicembre
2000. n.30), che prevede che i componenti organi elettivi hanno diritto ad
assentarsi dalle aziende presso cui lavorano, per svolgere le loro funzioni
pubbliche. In questo caso, l’ente
pubblico di appartenenza deve rimborsare le aziende. Fin qui tutto normale, però in taluni casi si
presentano degli "eccessi" di cui la Provincia di Catania è
protagonista indiscussa. Andiamo con ordine facendo qualche esempio:
• Il
consigliere del MPA, Nunzio Parrinello,( arrestato l’anno scorso nell’ambito dello scandalo Servizi Sociali al
comune di Catania), risulta dipendente di una società cooperativa, la Luigi
Sturzo Onlus, che per i mesi di settembre e ottobre 2011 ha chiesto alla
provincia di rimborsarle la somma di 6.524,83 euro. Una media di 3000 euro
niente male.
• Per assenze del consigliere e capogruppo del PDL,
Gianluca Cannavò , la cooperativa
Euroservizi di Acireale, ha
richiesto ben 6.198 euro per dicembre 2011 e 6.508 euro per ciascuno dei mesi
di gennaio e febbraio 2012. Peccato che il presidente della cooperativa è il consigliere stesso e la pratica continua da dicembre 2008, con una media di 6.500 euro al mese.( Qualcuno mi spieghi come si possono accumulare 6.500 euro di assenza, per svolgere l'attività di consigliere provinciale, non di senatore della Repubblica )
• Per Rizzo
Antonio,del PD, la provincia ha dovuto rimborsare al suo datore di lavoro,
l’impresa edile Basile geom. Paolo di Gravina, la bellezza di 6.403 euro per il
solo mese di gennaio 2012.
• La ditta
Licciardello Insurance di Licciardello Orazio sas si accontenta di 1.806 euro
per le assenze Maurizio
Tagliaferro del dicembre 2011 e di 2.145
euro per gennaio 2012
• Il
consigliere Giuseppe Mistretta de La Destra lavora per la ditta Isola Verde di
Mineo che per i mesi di novembre e dicembre 2011 ha chiesto il rimborso di
4.636 euro.
Questi sono solo alcuni esempi , che rientrano nei 283.000
euro complessivi, che la Provincia si è impegnata a spendere solo nel 2011 per
i rimborsi alle ditte ,presso cui lavorano 10 consiglieri provinciali. Questi
283000 euro si aggiungono alle varie indennità e gettoni di presenza, che
ipotizzo, visti i rimborsi per le assenze, siano alquanto sostanziosi (ricordo la storica seduta provinciale con 20 assenze su 45 consiglieri quando si doveva approvare il bilancio del 2011). Inoltre,
se questo tipo di "pratica" prenderà strada, i privati avranno ancora più
interessi nel “piazzare” i loro uomini all’interno delle istituzioni politiche e soprattutto saranno sempre più indotti ad assumere i consiglieri, tanto il loro stipendio lo paga la provincia!.
Problema ancor più grave, è quando i consiglieri provinciali stessi fanno parte direttamente del consiglio di
amministrazione delle cooperative rimborsate, come nel caso elencato prima. Non c'è poi da stupirsi di certe campagne elettorali faraoniche, in cui si spendono migliaia e migliaia di euro (chi se lo può permettere): non sono altro che grandi investimenti, che ripagano nel tempo. Ho voluto riportare questo genere
di "rimborsi”, una truffa bella e buona a carico di noi
cittadini-contribuenti, perché reputo che abbiamo il dovere di fare delle
distinzioni all’interno di questa giungla burocratica, dove si è persa la
misura del bene comune di fronte alla ricerca spasmodica del cavillo giudiziario per poter curare
l'interesse personale. Credo che, chi
svolge un ruolo pubblico ,debba essere pagato , così da poter compensare l’abbandono
temporaneo del proprio lavoro da privato cittadino. Sono da condannare gli
abusi e gli eccessi, come in questo caso.
Se vogliamo evitare che la politica la facciano solo chi se lo può
permettere economicamente, non dobbiamo cadere nel qualunquismo. Ogni cosa ha un prezzo, anche la democrazia, sta a
noi però darle il valore che merita.
Ringrazio il sito internet SudPress.it per il materiale
delle determinazioni dirigenziali provinciali
Nessun commento:
Posta un commento